Riporto qui sotto le indicazioni date in aula agli studenti del mio corso di “Cultura del Progetto”, secondo semestre dell’anno accademico 2012/2013, NABA, Scuola di Media Design e Arti Multimediali.
Il programma del corso, inclusa la bibliografia per la preparazione dell’esame, è disponibile qui per il download (programma 2013 revise 17-3-2013) e nell’area dedicata ai programmi di My Naba.
NB: non sono previste “dispense”. I materiali indicati sotto, in particolare le presentazioni, non sostituiscono lo studio di quanto riportato in bibliografia.
Nel seguito sono riportati in ordine cronologico gli argomenti discussi a lezione. I rimandi alla bibliografia per l’esame sono sottolineati in *grassetto* mentre il resto è scritto in tondo, come semplice riferimento o a complemento di quanto visto in aula.
- Hazel Clark & David Brody (ed. by), Design Studies: A Reader, Berg Publishers 2009: questo è il principale testo di riferimento del corso; risulta disponibile nella biblioteca di NABA; su Amazon.it è in vendita a circa venti euro (per l’edizione in brossura); la scelta del testo e i contenuti sono stati illustrati nella prima lezione di venerdì 22 marzo, nel quadro della presentazione del programma.
- Nigel Cross, “Design Research: 40 anni”, incluso nella bibliografia per l’esame, illustra lo sviluppo dell’ambito di studio noto come “Design Studies” o “Design Research” (espressioni che in linea generale si possono far corrispondere a “cultura del progetto”).
- Questa presentazione riporta una serie di brevissime citazioni sulla natura del design, da scorrere come una sorta di percorso, ovviamente molto breve e limitato, attraverso i vari cambiamenti nella comprensione del design negli ultimi decenni. Nella lezione del 19 aprile abbiamo svolto un’esercitazione sui testi riportati nelle slide, traducendoli in aula. Vedere questi materiali può risultare utile anche a chi non era presente, ma si tenga presente che sono stati scritti per essere commentati dal vivo.
- “design methods for everyone” di John Chris Jones (incluso nella bibliografia per l’esame) è un testo esemplare per sintesi e chiarezza di riflessione sulla natura del design e sui metodi che gli sono propri; anche questo testo è stato oggetto di un lavoro svolto in aula di traduzione e verifica, nella lezione del 19 aprile.
- Sempre rispetto ai temi discussi nella lezione del 19 aprile si può vedere la raccolta di saggi Filosofia del Design di Vilèm Flusser (compreso nella bibliografia tra le alternative in italiano per il carico di lavoro extra), in particolare il saggio “Sulla parola design”.
- Design Process & Methods è una breve presentazione che richiama alcuni temi fondamentali su processo e metodi di progetto, utilizzata tra l’altro a supporto della lezione del 3 maggio, in particolare rispetto al lavoro svolto in aula su “What is designing?” di J.C. Jones, incluso in Design Studies (vedi sopra; questo articolo fa parte della bibliografia per l’esame).
- Nella lezione di venerdì 17 maggio sono stati presentati alcuni video utili come riferimenti per la discussione su sketching e prototyping (vedi la presentazione al punto subito sopra): Matter Duplicator, Sketch-a-move, Project Glass: One day…, How it feels [through Glass].
- Per una discussione ampia, recente e ben documentata su design e sketching si rimanda a Bill Buxton, Sketching User Experiences (2007) e al workbook collegato; Buxton mantiene un sito personale molto ricco di articoli e video; per quanto riguarda i video, si raccomandano tra gli altri per es. questi due interventi: Return on Experience – By Design (2009) e Designing Experience/The Experience of Design (2008).
- Per la discussione generale su design e tecnologia si rinvia alla presentazione commentata in aula nella lezione di venerdì 17 maggio e ai tre articoli di Design Studies inclusi in bibliografia: Donald Norman, What’s wrong with the PC?; Salen and Zimmerman, Introducing Cybernetic Systems; Donna Haraway, A Cyborg Manifesto, tutti inclusi nella bibliografia (vedi il programma per i riferimenti esatti alle pagine).
- Nella lezione del 24 maggio si è discusso di design, comunicazione e agenzie, con particolare riguardo ai due articoli di riferimento compresi nella bibliografia: D.J. Huppatz, “Globalizing Corporate Identity in Hong Kong” e Naomi Klein, “No Logo”.
- Rispetto a design, comunicazione e agenzie, nella stessa lezione sono stati visti alcuni casi.
- Il rebranding di HSBC, oggetto dell’articolo di Huppatz (vedi sopra), è stato presentato nel contesto della campagna “HSBC The World’s Local Bank”, evoluta negli anni attraverso una serie di interpretazioni, come si può riscontrare da questa lista di video (la campagna è stata creata in origine da Lowe, agenzia appartenente al gruppo Interpublic).
- Nello stesso contesto è stato anche presentato il caso di Go Forth e Go Work, una campagna per Levi’s sviluppata da una grande agenzia indipendente USA, Wieden+Kennedy (il primo commercial, molto noto, include tra l’altro una registrazione d’epoca della voce di Walt Whitman).
- KLM Live Reply racconta con un video, diffuso anche sui Social Media, cosa vuol dire fare servizio clienti attraverso un Social Media, Twitter; il progetto è di Lemz, un’agenzia indipendente di Amsterdam.
- Infine è stato presentato il caso di un progetto online molto recente e articolato per Maersk, specie rispetto alla combinazione di comunicazione corporate, video e storytelling; è stato sviluppato da LBi Denmark (LBi è parte di Publicis Groupe).
- Nell’ultima lezione di venerdì 7 giugno è stata completata la panoramica delle prospettive sul design con un focus su design e ricerca, o design research intesa come ricerca per il progetto (a servizio del progetto) e con una discussione su design, questioni sociali e sostenibilità.
- Per quanto riguarda il focus su design e ricerca o design research (da non confondere con l’accezione di design research come “design studies” o “studio sul design”), si rimanda all’articolo di riferimento in bibliografia, Susan Squires, “Discovery Research”.
- Su video ed etnografia si può vedere per es. questo breve esempio di analisi sul retail online e offline e per una presentazione più ampia questo “primer” prodotto presso presso l’IIT-Institute of Design.
- Per quanto concerne design, social design, sustainable design e altri argomenti correlati, si rinvia all’articolo compreso in bibliografia, Victor Papanek, “Designing for a Safe Future”; Papanek è un autore classico sul tema.
- Sempre nella lezione di venerdì 7 giugno sono stati presentati gli interventi di due protagonisti della cultura di progetto contemporanea, presi per approssimazione come rappresentativi rispettivamente del modello noto come design thinking e del mondo delle agenzie di comunicazione. Il primo è Tim Brown, CEO di IDEO; il secondo è Rory Sutherland di Ogilvy.