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Il (mitico) design funnel

Ho messo assieme poche slide sul tema per le lezioni in NABA. Mi riferisco spesso a questo “imbuto” per parlare di processo e metodi ma mi mancava un riferimento scritto. La rappresentazione analitica più efficace l’ho trovata in Buxton, Sketching User Experiences, p. 144, dove riprende lo schema di Laseau, Graphic Thinking for Architects and Designers, già finito nella wish list di Amazon. Buxton discute del funnel anche rispetto al ruolo di sketch e prototipi nel processo di progetto, e anche da altri punti di vista, ma qui mi sono limitato alla combinazione incrociata tra una fase “divergente” e una “convergente”. Lo schema classico di Jones resta sottotraccia come un riferimento essenziale, anche se in effetti la terminologia specifica di Jones non si è diffusa.

Una domanda a cui ora non saprei rispondere è sull’origine dell’espressione. Chi ha parlato per primo di un “design funnel”? Chi ha pensato al funnel per esprimere e rappresentare il processo del progetto? (Sì, ho guardato su Wikipedia, forse non abbastanza).

PS: sì il titolo del post richiama il Mythical Man-Month

40 years of Design Research” di Nigel Cross in Italiano

“40 years of “Design Research” è un articolo breve ma molto ricco di informazioni scritto da Nigel Cross (attuale presidente della Design Research Society-DRS, professore alla Open University e autore di numerosi libri e contributi). Composto inizialmente come discorso inaugurale per una conferenza del 2006, è stato poi pubblicato in Design Research Quarterly (la rivista ufficiale di DRS), dove io l’ho scoperto qualche mese fa. Ho pensato che potesse essere molto adatto per il modulo di “Filosofia del Progetto” del corso di Metodologia Progettuale alla Scuola di Media Design e Arti Multimediali della NABA. Ho completato la traduzione poco prima di Natale. Nigel mi ha gentilmente concesso di usarlo e distribuirlo a scopo didattico. Mi ha fatto anche sorridere quando ha replicato ai miei ringraziamenti finali dicendo che l’articolo “sembra tanto più elegante in italiano!” 😉